Con un consumo quotidiano di 215 litri di acqua potabile a testa e un prelievo di 153 metri cubi annui per abitante, secondo solo alla Grecia con 157 metri cubi (dati ISTAT), l’Italia si colloca ai vertici nella classifica dei maggiori consumatori europei di acqua potabile.
Il 39% delle risorse se ne va negli scarichi del bagno: basti pensare che per una doccia di 5 minuti ci vogliono fino a 90 litri d’acqua mentre un comune sciacquone può consumarne dagli 8 ai 16 litri ogni volta.
Numeri che fanno riflettere soprattutto in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra ogni anno il 22 marzo in tutto il mondo. È una giornata che è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con lo scopo di ricordare a tutti quanto è importante l’acqua per sopravvivere in questo pianeta.
Nel 1992 si svolse la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo a Rio de Janeiro. Nello stesso anno, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con la quale è stato deciso che il 22 marzo di ogni anno venga celebrata questa giornata.
In questa giornata si vuole sensibilizzare le persone sulla questione critica dell’acqua, alla quale non tutti hanno accesso in alcuni Paesi e aree del mondo. In particolare, si volge l’attenzione all’acqua dolce e a non inquinare l’acqua per tutelare tutti gli habitat acquatici.
Uno degli obiettivi principali lanciati in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua è sostenere il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030!
Il tema della giornata mondiale 2022 è: ACQUE SOTTERRANEE – RENDERE VISIBILE L’INVISIBILE
Le acque sotterranee non sono visibili, ma il loro impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita. Nelle parti più aride del mondo, potrebbe essere l’unica acqua che le persone hanno.
Quasi tutta l’acqua dolce liquida del mondo è sotterranea, che supporta l’approvvigionamento di acqua potabile, i sistemi sanitari, l’agricoltura, l’industria e gli ecosistemi. In molti luoghi, le attività umane sovrautilizzano e inquinano le acque sotterranee. In altri posti, semplicemente non sappiamo quanta acqua ci sia laggiù.
Le acque sotterranee svolgeranno un ruolo fondamentale nell’adattamento ai cambiamenti climatici. E’ necessario un lavoro comune per gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa.




